Finalmente dopo tante peripezie è arrivata a casa!
Tanto cercata in Italia, in UK e negli USA.
Trovata una in UK,ma venduta poi in Germania e poi di nuovo finita in Francia.
Trovata un'altra ma in Minnesota, ma poi niente di fatto, di nuovo una nello stato di NewYork , ma venduta in una settimana.
Di nuovo una nel Michigan, ma non col motore desiderato.
Poi un giorno in Rep. CZ a Slany, ormai nostra pista di casa,con un amico pilota che ne aveva una, nel mentre riparavamo la pista , con pale e badili alla mano, chiudiamo una trattativa.
Ma poi qualche ripensamento giustificato, si giustificato perchè questa è una moto che resta nel cuore.
E pensare che non mi piaceva la linea di questa moto.
Poi un certo Marco Belli me ne parlò talmente bene , e mi disse anche di come un certo Chriss Carr ne tessesse le lodi.
Poi un giorno di marzo, appena rientrato da una vacanza, arrivo a Lonigo, tempo di fare qualche giro con la mia FT Monhè, giusto il tempo di lesionare la spalla destra, la sinistra l'avevo già disintegrata un mese prima!, il serbatoio in carbonio, il comando del gas...
Bè un certo Elvi , mi fece provare la sua scarna Wood Rotax, e li mi si aprì un mondo di traverso!
Da allora ho sempre inseguito quella moto.
Finchè un paio di settimane dopo la Rep.CZ , ricevo una telefonata dal mio amico tedesco.
Finalmente mia , ma ancora in Germania.
Quale miglior occasione per recuperarla che una gara proprio in Germania.Teterow!!!
Al venerdi ci sarebbe stata la gara a Teterow, e la domenica in Austria.
Bè io nemmeno l'ho vista la moto, giusto il tempo di arrivare fare il controllo tecnico, due giri di pista, prima batteria partenza seconda fila , mi sembra settimo, nemmeno un giro ed ero già in ambulanza, dopo lo schianto con la mia Honda FT Monhè.
La moto da li ha proseguito per l'Austria, poi di nuovo in Germania a casa di un amico pilota che gentilmente mi aveva portato la moto alla gara, e che ha dovuto scarrozzarla durante tutto il week end di gare.
Poi a casa di altri amici in Svizzera e finalmente....a Treviso.
La foto immortala la prima volta che ci sono salito sopra.
Ottobre
Un periodo difficile, in attesa che la spalla mi permetta di tornare alla mia vita normale, di poter tornare ad allenarmi, a usare la moto, forse a gareggiare ancora in moto.
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martedì 26 ottobre 2010
lunedì 18 ottobre 2010
Ovale 1000mt
Domenica, domenica uggiosa, domenica di pioggia, se non fosse che proprio sotto questa pioggia, si è aperta davanti ai miei occhi una splendida tenuta nei dintorni di Bologna.
Attraversato il cancello, ed oltrepassato il vialetto alberato è li ad attendermi il proprietario di questa splendida tenuta, adibita ad allevamento di cavalli.
CAVALLI, non uno , ma un paio di centinaia.
Sulla sinistra si erge la casa padronale, nascosta da alcuni alberi da frutto, sull'altro lato invece le scuderie , ancora con le sue porticine i legno, credo dei primi '900.
Poi un capannone enorme, altissmo , ampissimo, in parte sempre scuderie, ma in vastissima parte adibito a magazzino e garage di alcuni mezzi agricoli e non, tra cui un paio di auto d'epoca.
Anche le altre scuderie nasconodno al suo interno , non più cavalli, ma gioielli.
Solo una parte , solo alcune moto ed auto d'epoca, facenti parte della collezione privata del proprietario , Lambrette, scoter vari, qualche Jap di prestigio, un Pantha (dove un certo Totti ha messo le magiche mani) ,..
Poi nella vastità della tenuta , nascosta dalla siepe, e dalla pioggia, la PISTA!!!
1000 MT DI OVALE lisci come un tavolo da biliardo, con un secondo ovale, ahime coperto di erba , di 950 mt.
Un prato in mezzo dove dimorano decine di fagiani, lepri ,volpi.
Unico neo un pò stretta in curva, ad occhio direi 8/10mt.
Vederla e percorrerla in auto col proprietario...con le sue e le mie perplessità.
Che voglia di avere una moto , ed una spalla che mi permettessero di emtrare in derapata.
Forse il prossimo anno sarà una tappa di un campionato di Flat Track!
L'Italia s'è desta, gli OVALI risorgono, e non solo i piccoli da 400 mt o meno,ma forse già due , tre ovali da 1000mt.
Prossima settimana forse un'altra notizia del genere...;-)
Attraversato il cancello, ed oltrepassato il vialetto alberato è li ad attendermi il proprietario di questa splendida tenuta, adibita ad allevamento di cavalli.
CAVALLI, non uno , ma un paio di centinaia.
Sulla sinistra si erge la casa padronale, nascosta da alcuni alberi da frutto, sull'altro lato invece le scuderie , ancora con le sue porticine i legno, credo dei primi '900.
Poi un capannone enorme, altissmo , ampissimo, in parte sempre scuderie, ma in vastissima parte adibito a magazzino e garage di alcuni mezzi agricoli e non, tra cui un paio di auto d'epoca.
Anche le altre scuderie nasconodno al suo interno , non più cavalli, ma gioielli.
Solo una parte , solo alcune moto ed auto d'epoca, facenti parte della collezione privata del proprietario , Lambrette, scoter vari, qualche Jap di prestigio, un Pantha (dove un certo Totti ha messo le magiche mani) ,..
Poi nella vastità della tenuta , nascosta dalla siepe, e dalla pioggia, la PISTA!!!
1000 MT DI OVALE lisci come un tavolo da biliardo, con un secondo ovale, ahime coperto di erba , di 950 mt.
Un prato in mezzo dove dimorano decine di fagiani, lepri ,volpi.
Unico neo un pò stretta in curva, ad occhio direi 8/10mt.
Vederla e percorrerla in auto col proprietario...con le sue e le mie perplessità.
Che voglia di avere una moto , ed una spalla che mi permettessero di emtrare in derapata.
Forse il prossimo anno sarà una tappa di un campionato di Flat Track!
L'Italia s'è desta, gli OVALI risorgono, e non solo i piccoli da 400 mt o meno,ma forse già due , tre ovali da 1000mt.
Prossima settimana forse un'altra notizia del genere...;-)
giovedì 14 ottobre 2010
Treviso... storie di cavalli auto moto e cavalieri.
Finalmente l'evento tanto atteso, nello splendido scenario dell'ippodromo di Treviso.
Questa volta mi gusterò ,bordo pista, i miei amici ,mentre derapano sul tracciato ovale di 1000mt.
Nel rammarico di non poter partecipare,si innescheranno tanti ricordi , soprattutto della mia prima esperienza in campionato europeo di flat track.
Marianske Lanze, prima pista lunga dove ho girato, anche quella 1000 mt.
Arrivai la, dopo una lunga nottata di viaggio,1000km, da solo, senza sosta, senza dormire.
Arrivai alle 7,45, mi infilai furtivamente nel camper di Marco(Belli) dove anche il grande Dario(Magnoni) se la dormiva di brutto.
Allungato tra i due divanetti del camper, quasi come un fachiro indiano, ebbi il tempo di chiudere gli occhi per aprirli subito.
Alle 9,00 ero già in moto per il controllo tecnico.
Vedere quella pista lunga, ma lunga che si perdeva all'orizzonte...
Mi intimoriva.
Paura della velocità che potevamo raggiungere.
Invece , il mio motore prima, ed i rapporti che avevo poi, non mi permisero di sfruttare la pista.
A metà rettilineo ero in quinta già a limitatore, con la moto che scoppiettava.
Prima spaccai il collettore dello scarico , che mi fu risaldato a tempo record dai padroni di casa gentilissimi e rapidissimi.
Poi rimasi senza leva del freno posteriore, no che lo si usi molto :-)
ma fa sempre bene saper di averne almeno uno. Anche quello ricostruito a tempo record.
E poi in finale sia io che Massimiliano Andreotti, ci ritrovammo entrambi ritirati, appolaiati all'interno dell'ovale a gustarci un Bum Bum Belli in entrata di curva , che dalla tanta velocità che il suo motore TM sputava , aveva dato mezzo ovale agli avversari rimasti in gara, tutti forniti di motori 600cc mono, o bicilindrici che andavano dai 750cc ai 1200cc.
Rimasi impressionato dall'entrata di Marco in curva, e la sua velocità in completa derapata.
Li mi fu affibbiato il mio nick name Il Conte.
Un pò un battesimo per l'entrata in un gruppo splendido, composto da Marco , Dario, Massimiliano e Gianni (Andreotti).
Gianni!!!, un pò una leggenda vivente di questo sport.
Resto sempre incantato dai suoi reacconti. Di quando lui correva sia in speed che in flat.
Anni in cui l'Italia era il primo paese da questa parte dell'oceano, riguardo al Flat Track.
Ascoltare i suoi consigli e racconti...
Poi in quella trasferta oltre agli amici d'oltralpe, già conosciuti a Lonigo, Jan Willem Jansen e Tom Van Ness, conobbi dei simpaticissimi piloti inglesi, Co-Built Team,Antony Geoff..
Le loro moto avevano un aspetto similare alla mia , poiche' avevamo le resine di un modello americano simile, il Knight Frame.
Ma in verità le loro erano assai diverse.
Telaio nato per il Flat Track, non come il mio stock frame Honda che io e Velmotor Racing abbiamo adattato, motore 600cc Rotax, diciamo almeno 30cv più del mio Honda 500cc, 40kg di meno.
Ed inoltre avevano tutti delle splendide tute molto stile seventy flat track. M e ne hanno rimediata subito una(vedi tuta argento e nera!)
Nemmeno il tempo di rilassarsi, che abbiamo dovuto ricaricare i furgoni, per trasferirsi verso l'ovale di Slany.
Durante i preparativi mi è successa una cosa che mi ha fatto sorridere. Per ben due volte alcuni bambini sono venuti versi di noi, me compreso!!! a chiederci l'autografo.
Ovviamente eravamo sprovvisti di penne e pennarelli !
Quando mai mi accadrà nuovamente? I miei 5 minuti di celebrità non giustificata,
perduti per sempre?!
Questa volta mi gusterò ,bordo pista, i miei amici ,mentre derapano sul tracciato ovale di 1000mt.
Nel rammarico di non poter partecipare,si innescheranno tanti ricordi , soprattutto della mia prima esperienza in campionato europeo di flat track.
Marianske Lanze, prima pista lunga dove ho girato, anche quella 1000 mt.
Arrivai la, dopo una lunga nottata di viaggio,1000km, da solo, senza sosta, senza dormire.
Arrivai alle 7,45, mi infilai furtivamente nel camper di Marco(Belli) dove anche il grande Dario(Magnoni) se la dormiva di brutto.
Allungato tra i due divanetti del camper, quasi come un fachiro indiano, ebbi il tempo di chiudere gli occhi per aprirli subito.
Alle 9,00 ero già in moto per il controllo tecnico.
Vedere quella pista lunga, ma lunga che si perdeva all'orizzonte...
Mi intimoriva.
Paura della velocità che potevamo raggiungere.
Invece , il mio motore prima, ed i rapporti che avevo poi, non mi permisero di sfruttare la pista.
A metà rettilineo ero in quinta già a limitatore, con la moto che scoppiettava.
Prima spaccai il collettore dello scarico , che mi fu risaldato a tempo record dai padroni di casa gentilissimi e rapidissimi.
Poi rimasi senza leva del freno posteriore, no che lo si usi molto :-)
ma fa sempre bene saper di averne almeno uno. Anche quello ricostruito a tempo record.
E poi in finale sia io che Massimiliano Andreotti, ci ritrovammo entrambi ritirati, appolaiati all'interno dell'ovale a gustarci un Bum Bum Belli in entrata di curva , che dalla tanta velocità che il suo motore TM sputava , aveva dato mezzo ovale agli avversari rimasti in gara, tutti forniti di motori 600cc mono, o bicilindrici che andavano dai 750cc ai 1200cc.
Rimasi impressionato dall'entrata di Marco in curva, e la sua velocità in completa derapata.
Li mi fu affibbiato il mio nick name Il Conte.
Un pò un battesimo per l'entrata in un gruppo splendido, composto da Marco , Dario, Massimiliano e Gianni (Andreotti).
Gianni!!!, un pò una leggenda vivente di questo sport.
Resto sempre incantato dai suoi reacconti. Di quando lui correva sia in speed che in flat.
Anni in cui l'Italia era il primo paese da questa parte dell'oceano, riguardo al Flat Track.
Ascoltare i suoi consigli e racconti...
Poi in quella trasferta oltre agli amici d'oltralpe, già conosciuti a Lonigo, Jan Willem Jansen e Tom Van Ness, conobbi dei simpaticissimi piloti inglesi, Co-Built Team,Antony Geoff..
Le loro moto avevano un aspetto similare alla mia , poiche' avevamo le resine di un modello americano simile, il Knight Frame.
Ma in verità le loro erano assai diverse.
Telaio nato per il Flat Track, non come il mio stock frame Honda che io e Velmotor Racing abbiamo adattato, motore 600cc Rotax, diciamo almeno 30cv più del mio Honda 500cc, 40kg di meno.
Ed inoltre avevano tutti delle splendide tute molto stile seventy flat track. M e ne hanno rimediata subito una(vedi tuta argento e nera!)
Nemmeno il tempo di rilassarsi, che abbiamo dovuto ricaricare i furgoni, per trasferirsi verso l'ovale di Slany.
Durante i preparativi mi è successa una cosa che mi ha fatto sorridere. Per ben due volte alcuni bambini sono venuti versi di noi, me compreso!!! a chiederci l'autografo.
Ovviamente eravamo sprovvisti di penne e pennarelli !
Quando mai mi accadrà nuovamente? I miei 5 minuti di celebrità non giustificata,
perduti per sempre?!
mercoledì 13 ottobre 2010
Cafè Racer
Cafè Racers....
It started as an insult, but we took it as our badge of honor – the ‘Café Racer’. The ‘Coffee Shop Cowboy’. That was who we were and what we did. We weren’t hooligans; we lived for motorcycles. Our idols on the track looked so good, and rode so beautifully; we could ride well too.Some of us raced on the track, and some of us did really well, but none of us had money. We would have been happy to be ‘real’ racers, but we had jobs, or worse. So we raced where we could, which was on the streets.And if we didn’t race to the café’s, where were we to race?It was where we were going. And we rode like hell to get there!Most of us lived, a few of us died, and all of us crashed! We rebuilt our bikes, and made them lighter, lower, faster. And they looked a thousand times better. From the bikes we could afford, which were usually crap, we took off the heavy, and added light. We did our best to tune our engines, taking tips from the mags, and we read those magazines like bibles… they were worn to dust from so many hands. Sometimes We were inside. It was no surprise, we were young, and we looked really good going fast. We loved our bikes then, and love them now. And we’re proud to be Café Racers.
Il mio garage personale, in parte virtuale (alcune sono in officina under construction!) contiene i seguenti gioielli:
Honda CB 750 Four 1972
Honda CB 750 Four CR 750 Replica Racing Daytona
Honda FT 500 Flat Track Racing
Yamaha SX 650 Flat Track Racing (Stock Frame,looking for a Champion/TrackmasterFrame)
Harley Davidson R 500 Wood Rotax
Kawasaki Z400
Kawasaki Z400
It started as an insult, but we took it as our badge of honor – the ‘Café Racer’. The ‘Coffee Shop Cowboy’. That was who we were and what we did. We weren’t hooligans; we lived for motorcycles. Our idols on the track looked so good, and rode so beautifully; we could ride well too.Some of us raced on the track, and some of us did really well, but none of us had money. We would have been happy to be ‘real’ racers, but we had jobs, or worse. So we raced where we could, which was on the streets.And if we didn’t race to the café’s, where were we to race?It was where we were going. And we rode like hell to get there!Most of us lived, a few of us died, and all of us crashed! We rebuilt our bikes, and made them lighter, lower, faster. And they looked a thousand times better. From the bikes we could afford, which were usually crap, we took off the heavy, and added light. We did our best to tune our engines, taking tips from the mags, and we read those magazines like bibles… they were worn to dust from so many hands. Sometimes We were inside. It was no surprise, we were young, and we looked really good going fast. We loved our bikes then, and love them now. And we’re proud to be Café Racers.
Il mio garage personale, in parte virtuale (alcune sono in officina under construction!) contiene i seguenti gioielli:
Honda CB 750 Four 1972
Honda CB 750 Four CR 750 Replica Racing Daytona
Honda FT 500 Flat Track Racing
Yamaha SX 650 Flat Track Racing (Stock Frame,looking for a Champion/TrackmasterFrame)
Harley Davidson R 500 Wood Rotax
Kawasaki Z400
Kawasaki Z400
Campionato Italiano Flat Track
Bellissima notizia .
Avuta proprio questa mattina , anzi per la verità , bellissima conferma, di quello che già in questi mesi era nell'aria.
Saranno 10 gare minimo quelle del Campionato Italiano Flat Track 2011.
Ciò permetterà una maggiore visibilità, e sicuramente una maggiore partecipazione di piloti.
Finalmente anche il nostro campionato, insieme al Campionato Europeo (MefoCup) ed al
Campionato Inglese (Short Track UK Championship) avrà una reale consistenza ed importanza, lasciando a tutti gli effetti il titolo di Trofeo Italiano Flat Track alla stagione passata.
Speriamo solo che il campionato possa espatriare dai confini veneti, magari toccando anche ovali nel centro e nel sud Italia.
Avuta proprio questa mattina , anzi per la verità , bellissima conferma, di quello che già in questi mesi era nell'aria.
Saranno 10 gare minimo quelle del Campionato Italiano Flat Track 2011.
Ciò permetterà una maggiore visibilità, e sicuramente una maggiore partecipazione di piloti.
Finalmente anche il nostro campionato, insieme al Campionato Europeo (MefoCup) ed al
Campionato Inglese (Short Track UK Championship) avrà una reale consistenza ed importanza, lasciando a tutti gli effetti il titolo di Trofeo Italiano Flat Track alla stagione passata.
Speriamo solo che il campionato possa espatriare dai confini veneti, magari toccando anche ovali nel centro e nel sud Italia.
venerdì 8 ottobre 2010
Ottobre, mese di vendemmia, mese di riflessioni, mese di rinascita, per me soprattutto visto l'incidente in gara nell'ovale di Teterow (D), ora qui bloccato a leccarmi le ferite...
Perchè iniziare questo blog, perchè proprio ora...
E' da un pò che navigo tra i vari blog , rimanendo spesso affascinato, dai vari post, dalle varie idee, le foto, le moto, le pin up , le modelle, ... è da tanto che anch'io voglio rendere partecipi gli altri di quello che mi colpisce, di quello che capita intorno a me.
E' da un pò che navigo tra i vari blog , rimanendo spesso affascinato, dai vari post, dalle varie idee, le foto, le moto, le pin up , le modelle, ... è da tanto che anch'io voglio rendere partecipi gli altri di quello che mi colpisce, di quello che capita intorno a me.
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